… E non dimentico.
In occasione della prossima festa del 1^ maggio, vogliamo ricordare le battaglie che fin dal secolo scorso hanno visto coinvolti gli operai delle fabbriche, i manovali, i mezzadri e i salariati delle industrie e dell’agricoltura, per il riconoscimento della giornata lavorativa di otto ore, ma che, ancora oggi, riguardano da vicino molti lavoratori, per la difesa del diritto alla salute e ad una vita e un lavoro dignitosi.
In questo quadro, vi segnaliamo l’uscita del libro di Giulia di Leo, per l’editrice Etica, “Una storia lunga un Eternit”.
Giulia di Leo è nata e vive a Casale Monferrato. Laureata all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano in Lettere moderne, frequenta, nella stessa università, la Scuola di Giornalismo. Collabora con alcune testate giornalistiche e, fin dall’inizio, anche con il nostro blog di Arkadia.
“Una storia lunga un Eternit” è un libro sobrio, intenso, asciutto, che narra con lucidità e in uno stile quasi febbrile gli eventi, il contesto, la storia della fabbrica Eternit, che ha visto morire moltissimi lavoratori dell’azienda a causa dell’inquinamento da amianto. Giulia racconta, per mezzo d’interviste e di testimonianze, soprattutto le vicende umane e personalissime di tutti: i morti e i vivi, i sopravvissuti, i medici, gli epidemiologi, le parti politiche e sindacali, e poi le paure e le ansie, il dolore e la rabbia, e le lotte di questi anni, per non dimenticare chi non ce l’ha fatta e per continuare a combattere affinché giustizia sia fatta.
Riportiamo di seguito, alcuni brani del libro.
“Casale era sempre innevata. D’estate e d’inverno, con il sole e con la pioggia.
Nel 1982, il Procuratore della Repubblica di Torino, Raffaele Guariniello, dispose un’indagine epidemiologica, eseguita dall’epidemiologo Benedetto Terracini, avendo notato il problema di un’esplosione di patologie da amianto a Casale, l’asbestosi e il mesotelioma. La molla che aveva fatto scattare l’allarme in Raffaele Guariniello, da sempre impegnato nei procedimenti penali riguardanti infortuni sul lavoro, malattie professionali e tutela del consumatore, aveva in realtà origini lontane e risaliva al 1907.
(…) a Casale continuava a rimanere la paura, dietro la polvere d’amianto c’erano tante vite, quelle spezzate, quelle traumatizzate, quelle che ancora lottano per una giustizia non ancora arrivata. Perché il mesotelioma ha colpito chiunque e la morte è sempre dietro l’angolo.”
Dice l’autrice: “ Ho visto con i miei occhi e ho conosciuto. Ho ascoltato le storie e ho scritto. E non mi dimentico”.
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