[La lente di Scanca] POBIETTO
La Grangia di Pobietto a Morano Po è una dipendenza dell’antica Abbazia Benedettina di Santa Maria di Lucedio, alla quale un tempo era collegato il sistema delle “grange”, antiche cascine che permettevano uno sfruttamento razionale del territorio costituendo la ricchezza dell’abbazia stessa. Il complesso risale alla fine del 1100 e assume la maggiore importanza storica a partire dal Quattrocento, quando i monaci Cistercensi, che sostituirono i Benedettini alla guida dell’abbazia, iniziarono la sistematica bonifica dei terreni acquitrinosi, avviando la coltivazione del riso tuttora presente.
Oggi si possono ancora osservare alcuni resti originali della grangia, la Torre Porta, il muro con parte di una ghiera a ogiva risalenti all’età medioevale e, proprio nel territorio circostante, importanti reperti archeologici con testimonianze di un villaggio risalente all’Età del Bronzo riportati alla luce negli anni novanta.
Nel maggio 2012 alcune parti della grangia sono diventate sede del Parco Fluviale del Po e dell’Orba.
Fotografare questo complesso mi ha fatto ricordare gli anziani del paese che, con velata nostalgia, raccontavano delle loro dure giornate di lavoro ma anche di alcuni momenti lieti grazie alla presenza stagionale delle mondine che, alla fine di una faticosa giornata di lavoro chinate nelle risaie, con i loro canti riportavano un po’ di spensieratezza e, complice qualche ballo, regalavano qualche furtivo amore.
La grande Silvana Mangano ha rappresentato in modo straordinario questo “mondo” nel film “Riso amaro” girato nelle immediate vicinanze di questi luoghi.
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