Pillola gastronomica: la frittata rognosa
È una pietanza rustica, profumata e golosa, dal nome poco elegante, ma dal sapore sempre prelibato, che si ritrova in molte regioni d’Italia dove si arricchisce di prodotti diversi, di varianti e aggiunte a seconda della zona di preparazione.
Sicuramente è un piatto di origine contadina; nato come riciclo degli avanzi dei pranzi della domenica, per il sano principio che in cucina non si butta via niente, con qualche trucco e con i giusti abbinamenti ecco servita una “frittatona” unica ed inaspettata.
È una di quelle ricette che si prestano ad infinite varianti, purché resti “rognosa”, che in questo caso significa bitorzoluta.
Si prepara con la solita base di uova sbattute, formaggio grattugiato, sale, erbe aromatiche a cui viene aggiunto un ulteriore composto di avanzi tritati grossolanamente di arrosto o bollito, salumi, possibilmente salame cotto che ne esalta il gusto, latte e pane raffermo.
Tutto deve essere eseguito a calore vivo affinché la frittata sia dorata all’esterno ma morbida all’interno.
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.