San Marzano Oliveto: un esempio di convivenza religiosa
Nel piccolo territorio di San Marzano Oliveto, comune astigiano membro della “Comunità Collinare Val Tiglione e Dintorni”, è presente una comunità metodista che, fin dal 1886, vide le prime conversioni. Esse giunsero, all’inizio del secolo scorso, a contare più di cento adepti.
Diverse attività e iniziative culturali fecero crescere il prestigio della comunità e del paese. In particolare, venne fondata una biblioteca, si tenevano lezioni serali di fisiologia ed igiene, e mirabile è stata l’istituzione della scuola primaria, che preparava anche gli alunni del paese fino alla 5° e 6° elementare. L’edificio religioso è posto all’inizio del paese, dove la collina degrada con armonia. All’interno vi è una grande sala di culto, dove troneggiano sei colonne in ghisa; ai piani superiori ci sono i locali delle antiche aule, e l’appartamento pastorale. All’esterno svetta una magnifica torre merlata, panoramica, dove al suo interno c’è una campana, forse l’unica in Italia in un Tempio Metodista.
Per comprendere quanto fosse difficile allora il dialogo fra le due comunità, basti pensare che nel 1870 ci fu un’iniziativa antiprotestante a opera di quattro missionari cattolici passionisti, che proposero un dibattito pubblico circa l’autenticità della Bibbia, nella versione utilizzata per le predicazioni, e le modalità di interpretazione della stessa.
In quell’epoca “agli evangelici era rifiutato il lavoro, il parroco invitava i fedeli ad affrettare il passo quando passavano davanti al tempio evangelico, fino al lancio di sassi contro i predicatori e addirittura – racconta Olga Terzano predicatrice della chiesa metodista – alla separazione del cimitero evangelico da quello cattolico con la costruzione di un muro: segno, questo, che si voleva prolungare l’emarginazione anche oltre la vita terrena. Dobbiamo però dire che gli episodi di intolleranza non sono mai degenerati in fratture profonde e che le ostilità da parte delle autorità ecclesiastiche trovavano poco riscontro fra la popolazione che spesso accondiscendeva per soggezione. San Marzano si è distinto invece per episodi di vera armonia ed ecumenismo, come nel caso dei due Corpi filarmonici.”
Sulla Gazzetta del Popolo del 28 febbraio 1877 un corrispondente da San Marzano Oliveto lodava la popolazione quale modello esemplare di progresso e concordia, poiché il paese aveva due gruppi filarmonici, uno cattolico e uno protestante, fra cui regnava un amore fraterno e una grande collaborazione.
Oggi esiste una perfetta coesistenza, in paese, fra le due comunità e con la Chiesa cattolica locale. Viene regolarmente perseguita una condivisa visione ecumenica del Vangelo. In questo modo viene offerta una testimonianza di fede e di esempio di civile convivenza.
For courtesy Sig. Claudio Gallo
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